Un post OT rispetto al tema del mio blog, ma ogni tanto me lo concedete vero?
oggi si è celebrata la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Nel mondo i numeri delle violenze su donne e bambini sono impressionanti e sicuramente sottostimati rispetto ai dati effettivi, perché nella maggior parte dei casi la violenza viene vissuta in silenzio, tra le mure domestiche.
E se, come molti, la parola violenza sulle donne vi evoca solo fenomeni come l’infibulazione o altre pratiche che in Italia non conosciamo sono pronta a farvi ricredere. Dalle ultime statistiche risulta che nel nostro paese una donna su tre è stata vittima almeno una volta dell’aggressività di un uomo. Sette milioni di donne hanno subito violenza fisica e sessuale. E ogni anno vengono uccise in media 100 donne da mariti/fidanzati/ex.
Spesso sono omicidi che avrebbero potuto essere evitati se solo le persone intorno alla vittima non avessero fatto finta di non vedere.
Non dimenticherò mai una ragazza conosciuta anni fa. Ogni volta che la incontravo aveva lividi o ecchimosi, l’ultima volta che la vidi aveva un braccio rotto e un grosso ematoma in viso. Ruppi gli indugi e le parlai apertamente, senza il velo di pudore/mifaccioifattimiei che mi aveva accompagnato fino a quel momento. Rimasi raggelata nel constatare che per lei quelle botte erano segno d’amore. Lui la picchiava perché aveva sorriso a un cameriere? certo perché l’amava e aveva il terrore di perderla e lei aveva sbagliato.
La cosa che mi lasciò basita era che non solo lo giustificava e interpretava la sua aggressività come espressione di amore e passione ma che addirittura si sentisse indegna di tanto amore. Non l’ho più rivista e non so come sia andata a finire tra di loro, mi chiedo anche cosa possa aver portato una persona a una simile visione distorta. Esperienze infantili davastanti che fanno credere che amore sia quello? Bassissima autostima? non ne ho idea e mi sembra che visti i numeri di cui stiamo parlando non si possa esaurire tutto il fenomeno in queste poche categorie.
La cosa che lascia senza parole è che il 96% delle donne maltrattate non denuncia gli abusi nè tanto meno ne parla con qualcuno. Cosa fare per spingerle a reagire?
Questi sono stati i temi dibattuti oggi in varie forme.
Non ho una risposta anche se il mio pensiero, lo ribadisco, è quello che siamo tutti responsabili, con il nostro silenzio, l’incuranza, l’indifferenza. Gli stessi che abbiamo quando magari sentiamo il vicino di casa massacrare di botte i figli.
Vi lascio con lo spot anti-violenza che Francesca Comencini ha realizzato per Solidea, il progetto antiviolenza della Provincia di Roma.
Si chiama ‘Non chiamarlo amore’.
4 comments
Ciao… ho letto il tuo commento… ti rispondo qua perchè non trovo un contatto.
Ti consiglio di pensarci bene prima di accusare… quel software mi è stato segnalato dal programmatore stesso via mail… e non l’ho preso sul tuo blog senza citare la fonte. Un saluto.
di che stai parlando scusa?
l’unico commento che h fatto ultimamente sul tuo blog è questo http://ilarialab.com/2011/10/15/quando-larte-si-fa-condensa/
a cosa ti riferisci? 😮
risposto via email… c’è qualcuno che si diverte alle nostre spalle…. mi scuso. :ciao: